L’Associazione Settima Diminuita sta lavorando ad un importante progetto di collaborazione artistica tra Italia e Mozambico da realizzarsi nel 2024.
“Se mi vedessi morire/i milioni di volte che nacqui/se mi vedessi piangere/i milioni di volte che ridesti…/se mi vedessi gridare/i milioni di volte che tacqui…/se mi vedessi cantare/i milioni di volte che morii e sanguinai…/ ti dico fratello europeo/dovresti piangere/dovresti cantare/dovresti gridare/e dovresti morire/E sanguinare…/milioni di volte come me!!!”
Hino da Minha Terra è un progetto che unisce l’Italia e il Mozambico attraverso le loro espressioni artistiche, in una serie di iniziative indirizzate alle giovani generazioni e finalizzate al recupero della cultura e della memoria. Il progetto prevede il coinvolgimento di artisti mozambicani e italiani che lavoreranno in sinergia per la realizzazione di uno spettacolo multidisciplinare che avrà al centro la figura e l’opera del poeta mozambicano José Craveirinha.
Josè Craveirinha nato nel 1922 da un padre portoghese e da una madre ronga appartenente a un gruppo etnico bantù del Mozambico meridionale, è stato il più importante poeta mozambicano, il primo autore africano a ricevere nel 1991 il Premio Camões, il più famoso premio letterario di lingua portoghese.
La poesia, in una nazione con un altissima percentuale di analfabetismo, era un immediato mezzo di comunicazione per poter raggiungere il popolo e la poesia di Craveirinha veniva imparata a memoria e recitata anche nei villaggi e nelle bidonville.
La sua poesia parlava all’anima del suo popolo, una voce che neppure la tortura e la prigionia riuscirono a spegnere quando, nel periodo dell’indipendenza dal Portogallo, venne arrestato per un lungo periodo perché i suoi versi erano considerati un atto di accusa contro un sistema di sopraffazione. Malgrado le torture però Craveirinha ha sempre continuato a pensare che la poesia, la cultura e l’empatia per le sofferenze dei fratelli di ogni nazione, potessero contribuire a sedare le atrocità dei conflitti.